FONDI UE. Potranno accedervi anche i liberi professionisti No ratings yet.

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FONDI UE. Potranno accedervi anche i liberi professionisti

accesso fondi ue professionistiPer la prima volta dopo anni, i liberi professionisti beneficeranno dei contributi Ue.

E’ stato Antonio Tajani, commissario all’Industria e vicepresidente della Commissione Ue, a parlare del programma studiato per loro e a spiegare che i professionisti europei devono essere considerati imprese a tutti gli effetti; d’altro canto, sono circa 3,7 milioni, hanno un giro d’affari di circa 560 miliardi e – soprattutto –danno lavoro a 11 milioni di persone.

 Di conseguenza, al pari delle aziende, possono rappresentare i destinatari naturali di qualunque genere di fondo. Tajani, per esempio, ha menzionato il piano Cosme, che ha in dotazione 2,3 miliardi di euro per migliorare la competitività delle Pmi, e l’Orizzonte 2020, con 80 miliardi in pancia destinati a innovazione e ricerca. (fonte www.cgiamestre.com)

Con il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei i professionisti avranno libero accesso ai bandi comunitari al fine di promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la competitività del sistema professionale.

L’apertura dei bandi comunitari ai liberi professionisti dovrebbe così consentire all’Italia di spendere meglio i fondi strutturali. L’ultimo aggiornamento sulla spesa certificata nell’attuazione dei programmi finanziati dai fondi comunitari ha raggiunto il 47,5% della dotazione totale assegnata all’Italia.

Ciò significa che il nostro Paese nel ciclo di programmazione 2007-2013 non è riuscito a spendere neppure la metà dei 100 miliardi resi disponibili dall’Unione Europea.

I professionisti potranno beneficiare degli incentivi attraverso i propri organismi associativi che saranno chiamati a svolgere il ruolo di intermediari finanziari dei fondi europei, ovvero attraverso le associazioni di categoria che parteciperanno direttamente ai bandi comunitari.

I fondi comunitari metteranno in circolo oltre 100 miliardi di euro distribuiti nel corso dei prossimi sette anni.

Non solo i professionisti rientreranno a pieno titolo tra i beneficiari dei bandi comunitari, ma potranno giocare un ruolo determinante al fianco dello Stato e delle Regioni nell’attuazione dei programmi finanziati dall’Europa.

– Rimane prioritaria l’acquisizione delle competenze per poter avviare e gestire i progetti europei.

– Il Centro Studi R&S Europei EUROTALENTI è sempre disponibile ad effettuare dei corsi specialistici presso i singoli Ordini professionali e/o Associazioni di Categoria, piuttosto che presso Enti Locali. Scuole, Università o Pmi che reputino necessario approfondire le tematiche e le tecniche relative al loro settore per poter ottenere con successo le risorse dei contributi Europei.

L’attività dei liberi professionisti genera il 10-20% del PIL dell’UE. Commercialisti, Architetti, Ingegneri, studi di progettazione, Geologi, Agronomi, certificatori di prestazioni energetiche, installatori di sistemi di condizionamento, consulenti e specialisti del settore rifiuti rappresentano, nell’Unione Europea, oltre il 7% degli occupati con ritmi di crescita ampiamente superiori alla media degli altri settori. Per loro, e per i Professionisti di tutti i comparti, la Commissione Europea ha un piano d’azione volto a facilitare l’accesso a nuove opportunità di mercato e di finanziamento, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020.

L’attuale normativa europea equipara i liberi professionisti alle imprese e consente loro di accedere sia ai fondi gestiti direttamente da Bruxelles, sia ai finanziamenti gestiti da stati membri e regioni, come i fondi strutturali. Per favorire gli interventi a sostegno di questo comparto, il piano d’azione per le libere professionisti fornirà “indicazioni e specifiche per fare in modo che questi liberi professionisti possano cooperare con colleghi di altri paesi.

Per consentire al mondo delle professioni di cogliere le opportunità del mercato Europeo c’è innanzitutto il problema di armonizzare le normative e semplificare le procedure per la partecipazione a bandi e gare in tutti i Paesi dell’Unione, oggi molto limitata soprattutto a causa delle difficoltà nel riconoscimento delle qualifiche e delle abilitazioni professionali. Decisivo, in questo senso, sarà il ruolo degli Ordini e delle Associazioni Nazionali che dovranno favorire un’autoregolamentazione flessibile e razionale nonchè il riconoscimento reciproco. Centrale anche il tema dell’accesso al credito, che rappresenta una sfida sempre più impegnativa anche considerando l’impossibilità di ricorrere a prodotti di finanza strutturata.

Il problema è comune anche alle piccole e medie imprese e nella fase 2014-2020 l’Unione Europea intensificherà ulteriormente il suo intervento su questo fronte, con iniziative specifiche come il programma Cosme, con una cooperazione ancora più intensa con la Bei e con un più ampio ricorso ai fondi strutturali, in particolare al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Il nuovo accordo sul bilancio prevede che gli stati membri possano impiegare fino al 7% delle allocazioni nazionali Fesr per garantire prestiti agevolati. Inoltre, anche al di fuori di iniziative ad hoc, attraverso la creazione di un consorzio fidi, i professionisti potranno beneficiare delle misure di garanzia per prestiti agevolati introdotte dal nuovo programma Cosme.

Già ora i Professionisti possono accedere ai fondi stanziati dall’Unione Europea per le Piccole e medie Imprese”. A partire da gennaio 2014 per i Professionisti partiranno i bandi ad hoc. Infatti il documento dell’UE riguardo i finanziamenti degli anni 2014-2020 contiene una parte importante dedicata al mondo dei Professionisti. (fonte www.eurotalenti.it)

 

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Legge Sabatini-bis – Non serve il notaio No ratings yet.

legge sabatini-bis 

È in vigore la nuova legge Sabatini o Legge Sabatini bis 2014 che consentirà a piccole e medie imprese di ottenere finanziamenti agevolati per l’acquisto di beni strumentali (tra cui Plotter e Workstation HP) destinati alla produzione: uno stanziamento di circa due miliardi e mezzo di euro per il 2014 per rilanciare l’imprenditoria italiana. Nei link sottostanti, i requisiti e le banche convenzionate con la Legge Sabatini Bis 2014.

 

Nel giro di pochi giorni si è aperta e chiusa una questione relativa alla procedura per l’accesso alle agevolazioni della cosiddetta legge sabatini-bis“Sabatini-bis“ che, qualora non chiarita in tempi rapidi come in effetti è accaduto, avrebbe potuto “raffreddare” in modo considerevole l’attenzione che si registra da parte delle PMI nei confronti della predetta “Sabatini-bis”.

Alcuni giorni fa una comunicazione interna dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) richiedeva alle banche impegnate nell’erogazione dei finanziamenti agevolati di accogliere le domande presentate non dall’impresa ma da un terzo espressamente autorizzato (commercialista, associazione di categoria, ecc.) soltanto nel caso in cui corredate da procura notarile. Questa precisazione ha però sollevato, nel giro di poche ore, perplessità e proteste, soprattutto dal mondo delle PMI, a causa dei costi che avrebbe comportato, qualora accettata e fatta propria da tutti gli istituti destinatari.

I dubbi degli imprenditori erano altresì giustificati dalle istruzioni contenute dalla Guida pubblicata sul sito del Ministero dello Sviluppo economico (MISE), che riteneva sufficiente una procura speciale accompagnato dalla copia di un documento di identità dell’interessato.

Lo stesso Ministero ha però fornito un chiarimento nel giro di pochi giorni: è stato infatti pubblicato ieri, 3 aprile, una breve nota contenuta nella “Faq” n. 1.9 della sezione “Beni strumentali – Nuova Sabatini” del sito on line del MISE la quale, testualmente, afferma quanto segue: “La procura speciale conferita dall’impresa ad un terzo per la presentazione della istanza di accesso alle agevolazioni di cui all’art. 2 del decreto-legge n. 69/2013 può essere conferita con le formalità di cui agli articoli 21 e 38 del DPR 445/2000. Non è pertanto necessario che la procura sia redatta con atto pubblico, tramite notaio, purché ciò sia consentito dall’atto costitutivo e dallo statuto dell’impresa richiedente”.
A questo punto può essere utile riepilogare brevemente i punti più importanti della agevolazioni in oggetto, così come illustrati nel sito del MISE.
La “Sabatini – bis” è finalizzata ad accrescere la competitività del sistema produttivo nazionale e a migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI).
Lo strumento è quindi rivolto alle piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Nel dettaglio, la misura prevede:
1. la costituzione presso Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Ministero per lo Sviluppo Economico (sentito il Ministero dell’Economia e delle Finanze), l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti sopra descritti;
2. la concessione da parte del MISE di un contributo in favore delle PMI, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto precedente, in relazione agli investimenti realizzati. Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
3. la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.
La norma del decreto-legge Del Fare è stata attuata con il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 27 novembre 2013.
Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, è stato previsto un meccanismo automatico e di accesso semplificato. Infatti, l’impresa presenta alla banca, tramite posta elettronica certificata, un’unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento e per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all’impresa.
L’erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.
Le domande per la richiesta dei contributi e dei finanziamenti possono essere inoltrate dalle imprese a partire dal 31 marzo 2014 alle banche e agli intermediari finanziari aderente alla convenzione tra il Ministero dello Sviluppo economico, Cassa depositi e prestiti e l’Associazione bancaria italiana.

Fonti:
http://news.supermoney.eu/
http://www.leggiecontratti.it/si-puo-accedere-alla-sabatini-bis-anche-senza-il-notaio

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